A partire dalle prime rappresentazioni di vicende legate alle avventure di personaggi mitici, primo fra tutti Odisseo, l’arte occidentale ha spesso prediletto la rappresentazione di realtà distanti, conosciute attraverso i racconti di avventurieri ed esploratori. In età medievale la grande massa di pellegrini che attraversava l’Europa per visitare i grandi santuari, e che si spinse fino alla lontana Terra Santa, diede un forte impulso alla capacità immaginifica degli artisti, esaltati dalle testimonianze di coloro che facevano ritorno in patria dopo aver visto meraviglie inenarrabili.
Il secondo incontro della rassegna “Avventurieri e Pellegrini. Mitologia del viaggio nell’arte occidentale” affronterà questi argomenti accompagnandoci in questo viaggio artistico – letterario alla scoperta del significato del viaggio per gli artisti.
Il connubio tra viaggiatore, letterato e artista proseguì per tutta l’epoca moderna per sfociare in quel must do che era rappresentato dal Grand Tour in Italia a completamento della formazione intellettuale e professionale. Oggi come allora la rappresentazione artistica è fortemente legata alla testimonianza di realtà lontane.
L’incontro su Avventurieri e pellegrini. Mitologia del viaggio nell’arte occidentale si terrà Venerdì 30 marzo 2007 alle ore 20.45 presso il Museo Carla Musazzi di Parabiago all’interno del programma di questa primavera dedicato a tutte le declinazioni che il viaggio ha assunto per la produzione intellettuale occidentale e non. Tutta la cittadinanza è invitata a prendere parte all’incontro.
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