"Fusione di culture, linguaggi, popoli, da sempre città d’arte e cultura, Ravenna fu tre volte capitale: dell’impero romano d’occidente, di Teodorico re dei Goti, dell’impero di Bisanzio in Europa. La magnificenza di quel periodo ha lasciato una grande eredità di monumenti di incalcolabile valore artistico e religioso. Aut lux hic nata est aut capta hic libera regnat (O la luce è nata qui o, qui imprigionata, libera regna) recita un esametro latino sulle pareti della Cappella Arcivescovile a testimonianza dell’incredibile altezza raggiunta nell’arte del mosaico che, sebbene non fosse nata a Ravenna, trovò qui la sua più ampia espressione. E certamente, nel respirare la tenue e mistica atmosfera della città, si può affermare che l’iconologia cristiana, la sua evoluzione monumentale ed estetica, la celebrazione architettonica ed artistica della divinità abbiano trovato qui, in una fusione di simbolismo e realismo, di influenze greco-romane e bizantine, forse l’esempio più fulgido dell’antichità.”
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